Il calcestruzzo anti-dilavamento è specifico per getti subacquei o per costruzioni in presenza di acqua quando si richiede che il calcestruzzo fresco possegga coesione elevata e, conseguentemente, eccellente resistenza al dilavamento sia di acque ferme che in movimento.
Come è composto?
Le materie prime utilizzate per la produzione dei calcestruzzi anti-dilavamento vengono sottoposte ad un rigido procedimento di controllo prima di essere utilizzate al fine di stabilirne il rispetto delle normative di riferimento. Con lo scopo di ottenere conglomerati cementizi con eccellente resistenza al dilavamento allo stato fresco, il calcestruzzo viene confezionato con additivi riduttori di acqua ad alta efficacia (superfluidificanti) con lo scopo di conseguire sia le prestazioni meccaniche desiderate che la lavorabilità prefissata con il minor dosaggio di acqua possibile al fine di aumentare la coesione dell’impasto.
Gli additivi per aumentare la coesione
La coesione del conglomerato cementizio è direttamente legata alla resistenza dell’impasto al dilavamento dell’acqua. Pertanto, l’impiego di questi additivi superfluidificanti, determinano un incremento della coesione del calcestruzzo rendendolo resistente all’azione di washing-out dovuto dal contatto con l’acqua durante la fase di getto come avviene nel getto di strutture subacquee.
Unitamente ai superfluidificanti, i calcestruzzi anti-dilavamento vengono confezionati con speciali additivi modificatori della viscosità costituiti da speciali polimeri ad alto peso molecolare che contribuiscono ad un significativo incremento della coesione dell’impasto che, pertanto, risulta fortemente resistente all’azione dilavante sia di acque ferme che in movimento.
L’impiego congiunto di superfluidificanti e di modificatori della viscosità consente di produrre calcestruzzi anti-dilavamento contraddistinti dalla pratica assenza di fenomeni di segregazione contribuendo ad un generale miglioramento delle proprietà della zona di transizione (interfaccia pasta-aggregato) della matrice cementizia fondamentali per poter conseguire un’eccellente resistenza al dilavamento, resistenze meccaniche a compressione e durabilità elevate.
Alcuni esempi di utilizzo dei calcestruzzi subacquei:
- Fondazioni e strutture sotto la falda freatica
- Strutture sommerse in laghi e bacini palustri
- Strutture sommerse sugli alvei fluviali (pile di ponti ecc.)
- Consolidazione di terreni sommersi o protezioni dall’erosione
- Manutenzione e canalizzazione di opere idroelettriche
- Ripristino e manutenzione di opere fognarie e tubazioni sotterranee
- Costruzione e/o ristrutturazione, consolidamento di opere portuali, pontili ecc.
- Rivestimento e consolidamento di massi per fondazioni di scogliere
- Tappi di tenuta nei pozzi
Il calcestruzzo anti-dilavamento di Rosato è il risultato di una attenta progettazione della miscela basata su tecniche di mix-design di ultima generazione ad alto contenuto tecnologico, su un’accurata selezione delle materie prime e sulla massimizzazione dei valori di coesione del calcestruzzo conseguita mediante una strategia congiunta che ha come obiettivo sia la riduzione del quantitativo di acqua di impasto che l’aumento delle frazioni di materiale finissimo. Scopri di più sui nostri prodotti, non esitare a contattarci!