Durante i mesi estivi, il calcestruzzo può risentire delle alte temperature, compromettendo la qualità e la durabilità delle strutture.
Per comprendere come gestire al meglio i getti di calcestruzzo in condizioni di caldo estremo, riprendiamo le parole e i consigli degli esperti in materia.
In questo articolo, esploreremo le linee guida e le migliori pratiche per eseguire getti di calcestruzzo durante l’estate.
Calcestruzzo e Clima Caldo
Secondo le Linee Guida Ministeriali, il clima caldo è caratterizzato da:
- Temperature ambiente elevate (Ta ≥ 32°C e ≤ 45°C)
- Bassa umidità relativa dell’ambiente
- Velocità del vento superiore a 5 km/h
- Elevato assorbimento del calore dai raggi solari delle superfici
- Temperatura del calcestruzzo superiore a 30°C al momento della messa in opera
- Tasso di evaporazione che supera 1 kg/mq/h
Le alte temperature accelerano l’evaporazione dell’acqua di impasto e la velocità di idratazione del cemento, influenzando negativamente la qualità del calcestruzzo sia fresco che indurito.
È quindi essenziale mantenere la lavorabilità del calcestruzzo, effettuando un corretto studio della miscela, che ci permetterà di evitare problematiche nelle forniture.
Stagionatura e Protezione dei Getti
Durante i periodi caldi, è consigliabile eseguire i getti di calcestruzzo solo nelle ore notturne più fresche. Idealmente, i lavori dovrebbero iniziare prima dell’alba e terminare entro le 8 del mattino, evitando temperature superiori a 29°C.
Le temperature ambientali superiori a 32°C rappresentano una condizione critica di “tempo caldo”.
Oltre alle alte temperature, fattori come forti venti, bassa umidità relativa e forte irraggiamento solare possono aumentare il tasso di evaporazione dell’acqua dal calcestruzzo, superando i livelli critici.
I prodotti antievaporanti sono utili come coadiuvanti nelle attività di maturazione umida e protezione, ma da soli non sono sufficienti per prevenire i danni causati dai gradienti termici e dagli agenti atmosferici. Devono essere applicati prima delle attività di maturazione umida e protezione.
Inoltre, per ridurre i rischi legati al clima caldo, è fondamentale adottare alcune precauzioni nella composizione della miscela:
- Bagnare le sabbie e gli aggregati con assorbimento maggiore dell’1% almeno due ore prima dell’uso.
- Utilizzare un additivo riduttore d’acqua e ritardante in dosi basse.
- Applicare un minimo dosaggio di viscosizzante per ridurre il cracking.
Gestione di Pavimentazioni e Strutture Verticali
Le pavimentazioni esterne a basso spessore, gettate in estate, non devono essere realizzate. È preferibile adottare soluzioni alternative, come l’impiego di polimeri assorbenti e additivi specifici per ridurre il cracking plastico e il creep da essiccamento.
Per le pavimentazioni esterne destinate alla logistica, è essenziale scegliere una classe di esposizione adeguata. Nelle aree costiere, è necessaria una classe XS3, mentre in altre situazioni è richiesta almeno una classe XD2.
Per le strutture verticali, è obbligatorio mantenere le casseforme in opera per almeno tre giorni. In alcuni casi, potrebbe essere vantaggioso lasciare i getti in cassero fino a sette giorni, specialmente se si utilizzano pozzolane e cristallizzanti.
La gestione dei getti di calcestruzzo durante i periodi caldi richiede una pianificazione accurata e l’adozione di strategie specifiche per mitigare gli effetti negativi delle alte temperature.
Seguendo le linee guida e i consigli forniti dagli esperti, è possibile garantire la qualità e la durabilità delle strutture in calcestruzzo anche nelle condizioni climatiche più sfidanti.