La lotta contro i cambiamenti climatici e il raggiungimento della neutralità carbonica entro il 2050, richiedono azioni concrete in tutti i settori industriali. Un ambito fondamentale da affrontare è quello della produzione di calcestruzzo – il materiale più utilizzato dopo l’acqua – con circa 30 miliardi di tonnellate prodotte ogni anno a livello globale. La sua produzione, tuttavia, è responsabile di circa l’8,6% delle emissioni mondiali di CO2. Per raggiungere gli obiettivi climatici, è necessario sviluppare soluzioni per produrre calcestruzzo a basso impatto ambientale.

La crescita della domanda di calcestruzzo e la sfida delle emissioni

Il calcestruzzo è un elemento essenziale nell’edilizia e in numerose infrastrutture, ma la sua produzione genera enormi quantità di CO2, principalmente a causa della produzione di cemento, il suo componente principale. Data la crescente domanda globale, si prevede che la richiesta di calcestruzzo aumenterà da 14 miliardi di metri cubi nel 2020 a circa 20 miliardi entro il 2050. Di conseguenza, le emissioni di CO2 legate alla produzione di calcestruzzo sono destinate ad aumentare, a meno che non vengano adottate soluzioni innovative per ridurre il loro impatto.

Il ruolo delle startup nella ricerca e innovazione e le soluzioni proposte

L’industria del cemento sta lavorando attivamente per decarbonizzare la produzione di calcestruzzo e cementi, investendo in nuove tecnologie e collaborando con startup innovative. Un esempio interessante è la startup Sublime Systems, che ha sviluppato una tecnologia elettrochimica che riduce del 90% le emissioni di CO2 nella produzione di cemento. Altre iniziative, come quella di Frontera, mirano a catturare le emissioni di CO2 e a mineralizzarle, creando un cemento a bassa emissione. Questi sviluppi tecnologici stanno aprendo la strada a soluzioni più sostenibili.

La ricerca per creare cemento e calcestruzzo a basse emissioni ha portato a diverse soluzioni interessanti. Un’innovazione riguarda l’uso di forni elettrici per riciclare il cemento, riducendo così le emissioni legate alla produzione tradizionale. Un’altra promettente arriva dall’Australia, dove si sta sviluppando un calcestruzzo a basso carbonio grazie all’impiego di argilla calcinata, sostituendo parte del cemento tradizionale. Inoltre, alcune università, come quella di Princeton, stanno studiando l’impiego di materiali naturali, come la madreperla, per creare un cemento più resistente e con minori emissioni.

Progetti di ricerca italiani per un calcestruzzo circolare

In Italia, progetti come CASA, coordinato dall’Università di Parma, mirano a sviluppare calcestruzzi sostenibili utilizzando materiali riciclati provenienti da filiere locali. L’obiettivo è ridurre i rifiuti industriali, che rappresentano una grande quantità di scarti, tra cui il calcestruzzo, e sviluppare materiali a basse emissioni di CO2. Parallelamente, il progetto Rewinds, lanciato da Certimac, si concentra sul riciclo dei rifiuti da demolizione per creare materiali sostenibili ad alte prestazioni.

L’adozione di calcestruzzo sostenibile avrà impatti positivi su vari fronti. Dal punto di vista sociale, contribuirà a ridurre le emissioni di CO2 e a migliorare la qualità dell’aria, specialmente nelle città densamente popolate. Sul piano economico, si apriranno nuove opportunità di mercato, con una crescente domanda di materiali ecologici, stimata crescere da 39,17 miliardi di dollari nel 2024 a 83,37 miliardi entro il 2032. Politicamente, i governi saranno incentivati a promuovere soluzioni sostenibili per rispettare le normative internazionali, come quelle che impongono la riduzione delle emissioni nel settore edilizio.

La combinazione di innovazioni tecnologiche, ricerca scientifica e investimenti in soluzioni circolari rappresenta una strada fondamentale per decarbonizzare uno dei settori più impattanti in termini di emissioni. Con il giusto impegno, l’industria del calcestruzzo potrebbe diventare un esempio di sostenibilità per l’intero settore edile, contribuendo in modo significativo alla lotta contro i cambiamenti climatici.