Le malattie legate all’igiene sono una sfida sanitaria globale, con malattie diarroiche che colpiscono circa 1,7 miliardi di bambini ogni anno. Una delle cause principali è l’uso di pavimenti in terra battuta nelle abitazioni rurali, che favoriscono la diffusione di patogeni. L’adozione di calcestruzzi sostenibili si propone come soluzione per migliorare l’igiene e ridurre l’incidenza di queste malattie.
I vantaggi del calcestruzzo sostenibile
Rispetto ai pavimenti in terra battuta, il calcestruzzo è solido, non poroso e facilmente pulibile, riducendo l’azione dei patogeni. Tuttavia, la produzione di cemento, principale componente del calcestruzzo, causa alte emissioni di CO2, pertanto l’utilizzo di calcestruzzi sostenibili – realizzati con materiali alternativi come la cenere volante – riduce l’impatto ambientale migliorando al contempo le proprietà igieniche e strutturali di tali abitazioni.
Il caso del Bangladesh: come intervenire
In Bangladesh – dove il 70% delle case rurali ha pavimenti in terra battuta – è intervenuto uno studio della Stanford University, che ha installato pavimenti in calcestruzzo sostenibile in abitazioni con donne incinte: i risultati preliminari mostrano una riduzione del 50% dei patogeni e un calo delle emissioni di carbonio del 30%.
Benefici globali e prospettive sostenibili
L’adozione di calcestruzzi sostenibili potrebbe ridurre le malattie diarroiche del 30-40% e le emissioni di carbonio di 500 milioni di tonnellate all’anno, con immediati benefici per l’ambiente e, al contempo, promuovere un’economia circolare attraverso il riciclo di materiali industriali.
Questa soluzione che combina sostenibilità e miglioramenti sanitari, offre un modello replicabile per migliorare la qualità della vita e ridurre l’impatto ambientale in tutto il mondo.