Un settore fondamentale per la ripartenza, quello delle infrastrutture, soprattutto se si parla delle ultime innovazioni in materia di cementi e calcestruzzi.
Partendo dai dati Istat sulla produttività totale nel
periodo 1995-2019, si può stimare come, a oggi, escludendo l’apporto recessivo
sul PIL nazionale dei settori più penalizzati dalla mancanza di infrastrutture avremmo
un incremento di ricchezza nazionale del 20%.
È necessario, allora, ripensare le città e i collegamenti per dotare il Paese
di nuove infrastrutture realizzate con materiali di ultima generazione, sempre
più affidabili, durevoli, sostenibili, intelligenti.
Le soluzioni sono già disponibili: sono molti i laboratori di ricerca che hanno sviluppato, negli ultimi anni, tipi di cemento e calcestruzzo di ultima generazione.
Calcestruzzi moderni
Con i calcestruzzi moderni, non si ottengono soltanto eccezionali prestazioni meccaniche, ma anche un ridotto impatto ambientale.
Un esempio? I calcestruzzi impiegati per la realizzazione degli edifici alti. Tipi di calcestruzzo pensati per grandi costruzioni, per semplificare le procedure di cantiere.
Le resistenze sono così alte da ridurre la sezione delle strutture e, quindi, le quantità di materiale impiegato. Questi calcestruzzi innovativi stanno modificando il volto delle città, rendendole sempre più efficienti e limitando il consumo di suolo.
L’industria del cemento e del calcestruzzo punta al futuro andando anche oltre le caratteristiche più note dei materiali.
È il caso del calcestruzzo drenante.
Il calcestruzzo drenante è in grado di replicare le modalità con le quali l’acqua filtra naturalmente nel suolo:
- riduce il rischio di impermeabilizzazione dei terreni;
- realizza zone più fresche;
- contribuisce alla diminuzione delle temperature nelle afose giornate estive.
O, ancora, il calcestruzzo fotocatalitico. Un calcestruzzo in grado di accelerare i processi di ossidazione già esistenti in natura:
- favorisce una più rapida decomposizione degli inquinanti.
Infrastrutture del futuro
“Rigenerazione urbana, infrastrutture resilienti e sostenibili dovranno essere gli obiettivi qualificanti dei nuovi investimenti.”, commenta Roberto Callieri, presidente di Federbeton.
“È necessario pensare all’infrastrutturazione come volano universale per l’economia. Il comparto è pronto: mai come adesso disponiamo di soluzioni innovative in grado di realizzare edifici e infrastrutture sostenibili, durature e sicure. Sono i nuovi materiali la nostra risposta ai grandi temi dell’ambiente e del consumo di suolo: abbiamo messo a punto cementi e calcestruzzi che, utilizzati sulle infrastrutture esistenti, ne prolungano il ciclo di vita in assoluta sicurezza, contribuendo ad allontanare la necessità di costruire nuove opere e a ridurre il consumo di suolo; abbiamo investito nelle soluzioni più efficienti di sempre sotto il profilo ambientale e siamo pronti a fare di più”.
Materiali con un importante valore aggiunto di innovazione, qualità e sicurezza, che possono permettere alle imprese produttive di dispiegare le proprie potenzialità.
Occorrono, però, misure che indirizzino le risorse europee verso un piano di intervento e rilancio infrastrutturale, che tenga conto delle eccellenze provenienti dal comparto del cemento e del calcestruzzo.